Che cosa si intende per otto per mille? Lo Stato mette a disposizione dei contribuenti una quota del gettito complessivo dell'Irpef (l'imposta sul reddito delle persone fisiche) per scopi "sociali o umanitari" a gestione statale oppure "religiosi o caritativi" gestiti da confessioni religiose. Questa quota è pari all'otto per mille dell'intero gettito Irpef. Lo Stato non ne decide però direttamente l'attribuzione, ma affida alla libera scelta dei cittadini contribuenti il compito di determinare a chi e per quali scopi deve essere destinata, esprimendo la propria preferenza, firmando in una delle caselle sui modelli Unico (ex Mod.740), 730 (nel modello 730-1), Certificazione Unica (ex Mod. 101 e Mod. 201). DESTINAZIONE DELL'OTTO PER MILLE DELL'IRPEF Chiesa Cattolica Mario Rossi | | Scelte per la Chiesa cattolica nella firma 8 per mille | Anno | % scelte Chiesa Cattolica | 1990 | 76,17% | 2000 | 87,17% | 2001 | 87,25% | 2002 | 88,83% | 2003 | 89,16% | 2004 | 89,81% | 2005 | 89,82% | 2006 | 86,05% | 2007 | 85,01% | 2008 | 85,01% | 2009 | 82,92% | | I Destinatari Oggi sono sette i soggetti che possono beneficiare dell'Otto per Mille: Stato italiano - Chiesa cattolica - Unione Chiese cristiane avventiste del 7°giorno - Assemblee di Dio in Italia - Chiesa Valdese unione delle chiese metodiste e valdesi - Chiese Evangelica Luterana in Italia - Unione Comunità Ebraiche Italiane. Esprimere la propria scelta comporta il pagamento di una tassa in più? Assolutamente no. Si tratta invece della facoltà di decidere quale destinazione debba essere data all'otto per mille dell'Irpef che tutti abbiamo pagato. E attenzione: non si tratta dell'otto per mille dell'Irpef pagata da ciascun contribuente, ma dell'otto per mille del gettito complessivo che lo Stato riceve da questa imposta. Quindi la firma non costa niente perché la scelta sulla destinazione si riferisce ad una quota dell'intero gettito dell'Irpef e non all'Irpef personale di ognuno. In sede di ripartizione ogni firma vale allo stesso modo e non c'è differenza, ad esempio, tra la firma di un contribuente il cui reddito ammonta a € 50.000,00 annui e quella di un altro contribuente con un reddito di € 20.000,00. Come viene ripartito tra i diversi destinatari l'otto per mille del gettito Irpef ? La ripartizione avviene in proporzione alle scelte espresse e quindi senza tenere conto degli "astenuti". Ad esempio, se il 60 per cento dei contribuenti esprime una scelta, si terrà conto solo delle preferenze di quel 60 per cento. Non esiste obbligo, ma semplicemente la facoltà di scegliere la destinazione dell'otto per mille; perciò può capitare che alcuni contribuenti si astengano da qualsiasi scelta. Che cosa succede in questo caso? Lo Stato ripartisce l'intero otto per mille in proporzione alle scelte espresse da chi ha deciso di avvalersi della possibilità di scegliere, senza che l'astensione di alcuni ne sottragga una parte alla ripartizione. |